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Rogliano
  le argenterie

La gran parte delle opere esposte in questa sezione proviene dalla Chiesa di San Pietro, dalla Chiesa di San Domenico e da quella di Santa Maria.

Tra i numerosi manufatti, opera di maestri argentieri napoletani, si distinguono, per il loro splendore, la Croce Astile, - datata 1783, realizzata in argento fuso, sbalzato ed inciso, e rame dorato, raffigurante i Santi Pietro, Giorgio e Nicola - e il Calice Clausi, anch'esso in argento fuso, sbalzato ed inciso, datato 1725.

Altrettanto interessante la varietà di ostensori e calici esposti nella sezione, nonchè quella dei reliquari.

La realizzazione dei reliquari, oggetto specificamente devozionale e di grande suggestione popolare, permise agli artisti di esprimere tutta la loro creatività e fantasia.

Nella sezione ne sono esposti di diversi tipi e fogge, con decori e forme particolari: quelli a croce, databili al XIX secolo; quelli a teca, con il ricettacolo centrale di vetro ove è alloggiata la reliquia, visibile al pubblico; quelli a medaglione, in argento filigranato contenenti le reliquie di Sant'Anna, di San Luigi K. e Sant'Andrea, i capelli della Beata Vergine Maria e il mantello di San Giuseppe, San Silvestro, Sant'Alfonso, Santa Teresa, San Nicola e San Francesco.

In età barocca si affermò il reliquario ad ostensorio eucaristico, composto da una teca che poggiava su un fusto la cui base era finemente decorata. Nel museo ne sono conservati due esemplari, entrambi in argento fuso, cesellato e sbalzato, attribuiti a maestri napoletani.
bottega napoletana, Medaglione del Battesimo di Cristo
argento filigranato, porcellana dipinta, prima metà del XIX secolo, cm 8
proveniente dalla Chiesa di San Pietro


 
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