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  Chiesa della Panaghia

E' una chiesa piccolissima, che sorge proprio nel cuore del nucleo storico della città, alle spalle della Cattedrale.

Attualmente, è circondata da un agglomerato di edifici, che ne occultano le linee architettoniche, compromettendone la visione e la lettura.

Il nome con cui viene designata, di chiara derivazione greca, è collegato al culto bizantino della Madonna 'tuttasanta' e consente di datarne la fondazione al X secolo.

Le caratteristiche dell'impianto costruttivo e decorativo permettono di avvicinarla alla Chiesa di San Marco e lasciano ipotizzare l'esistenza di un antico oratorio monastico, sul cui luogo sarebbe stata edificata la piccola fabbrica.

L'esterno conserva ancora l'originario paramento murario, soprattutto nella zona dell'abside, ove sono tuttora visibili effetti cromatici ottenuti con un opus spicatum. L'ingresso, collocato sul lato corto, immette in uno spazio austero, costituito da un unico ambiente, solenne nella sua semplicità, dal caratteristico tetto a capriate con travatura lignea.

L'aula termina con un'abside semicircolare, ove si conservano tracce di pitture parietali a fresco, venute alla luce nel corso degli interventi di restauro condotti negli anni Trenta e Settanta del XX secolo. Le pitture sono ascrivibili cronologicamente a due diversi momenti: la più antica (in alto a sinistra) reca la raffigurazione di San Basilio di Cesarea, la più moderna quella di San Giovanni Crisostomo ed è databile al XIV secolo.
uno scorcio della piccola Chiesa della Panaghia

 
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