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:: Calabria Citra
:: Raffaele Lombardi Satriani

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: Francesco Solimena
: Giuseppe Pascaletti
: Mattia Preti
: Il Soldato
: San Girolamo
: Sepoltura di Sant'Andrea
: Sinite parvulos venire ad me
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Rende
  Mattia Preti

Nasce a Taverna, in provincia di Catanzaro, nel 1613. A diciassette anni si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con l'ambiente caravaggesco ma anche con la cultura emiliana dei Carracci e di Lanfranco.

La tendenza ad un'impaginazione solenne e dinamica delle opere testimonia la conoscenza della pittura del Domenichino e del Guercino, cui si somma l'esperienza del colorismo della corrente neoveneta.

Nella cittą eterna realizza varie opere e riceve importanti riconoscimenti e onorificenze, come la nomina a Cavaliere dell'Ordine di Malta nel 1642, che gli valse l'appellativo di Cavaliere Calavrese.

Viaggia moltissimo tra l'Emilia e Napoli, ove risiede dal 1656 al 1661, per poi trasferirsi a Malta, dove muore nel 1699. In questi anni produce un numero eccezionale di opere, circa cinquecento tra dipinti e pitture a fresco, esposte in diversi musei del mondo.

Il pittore non interrompe i rapporti con l'Italia e soprattutto con il paese natale, continuando a realizzare opere per le chiese di San Domenico e Santa Barbara. Tornerą a Taverna nel 1672, in occasione della morte del fratello Gregorio, anch'egli pittore, ma di personalitą pił modesta.

Quattro le opere esposte nel museo rendese: Il Soldato, il Sinite parvulos venire ad me, il San Girolamo e la Sepoltura di Sant'Andrea.
Mattia Preti, Il Soldato
ca. 1630, olio su tela, cm 128x95

 
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