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  Santissima Trinità

Eseguita dal Pascaletti nel 1748, l'opera è una copia fedele dell'omonima tela realizzata dal maestro e conservata nella chiesa dell'Olivella a Palermo.

Evidente l'influenza della scuola di Sebastiano Conca, frequentata durante il lungo soggiorno romano. L'autore dà un'interpretazione figurativa del mistero trinitario, anche se cambia l'ordine delle figure previsto dalla dottrina subordinazionalista, che voleva il Figlio rappresentato al di sotto del Padre e lo Spirito Santo in subordine ad entrambi. Nel quadro invece lo Spirito Santo è al di sopra del Padre ed il Figlio alla sua destra.

Le qualità dell'artista sono, in questa opera, particolarmente evidenti: lo stile è fluido e vaporoso, la pennellata sciolta, il rapporto tra le figure armonioso, l'atmosfera densa di sfumature e di ombre.

Il dipinto fu eseguito per la Chiesa del Ritiro.
Giuseppe Pascaletti, La SS. Trinità
olio su tela, cm 241x166

 
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