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Morano
  complessi rurali

I complessi rurali sono nuclei edilizi costituiti da due o più edifici, quasi sempre separati l'uno dall'altro, annessi ad una stessa proprietà, che si differenziano tra loro per la diversa funzione che svolgono all'interno del contesto aziendale.
Nella sezione ne è illustrata in maniera dettagliata, con l'ausilio di immagini e testi, la struttura compositiva. In quasi tutti, ad esempio, è presente l'ovile, a testimonianza del ruolo rilevante, forse anche superiore a quello della casa colonica, che esso ha avuto nelle aziende agricole.

Gli altri fabbricati che componevano i complessi rurali avevano, generalmente, le stesse caratteristiche strutturali di quelli dello stesso tipo presenti nel territorio. Per alcuni di essi, però, cambiava la funzione: ad esempio, le costruzioni elementari, e specialmente quelle a pianterreno e ad un solo vano, non fungevano da dimora temporanea dei contadini, ma erano piuttosto strutture accessorie delle case coloniche e venivano utilizzate, nella generalità dei casi, come deposito per i foraggi e gli strumenti agricoli.

Anche la disposizione dei singoli edifici all'interno del complesso rurale era quanto mai variabile. Nella maggior parte dei casi, i diversi corpi di fabbrica erano disposti parallelamente e molto più raramente in maniera perpendicolare, modulandosi sullo schema distributivo dell'impianto a corte delle 'masserie', cioè degli insediamenti tipici del latifondo estensivo.

Lo spazio entro il quale erano racchiusi gli edifici principali era quasi sempre recintato, così come recintato era il giardino o l'orto padronale, di cui più di un complesso era dotato. Il ricorso ai muri di cinta nelle proprietà maggiori, e talvolta anche in quelle minori, era assai frequente nella campagna moranese: è uno dei segni più vistosi e significativi della privatizzazione della terra conseguente al tramonto del feudalesimo e allo sviluppo della proprietà borghese.

Uno dei più bei complessi rurali, e non solo del territorio di Morano, è senza dubbio quello della famiglia Rocco in contrada Foce. Oltre che dell'abitazione padronale, il complesso era dotato della casa colonica, dell'ovile e di più costruzioni accessorie, nonché di un mulino, di una gualchiera e di una fornace per la produzione della calce, assai frequenti nei complessi rurali. Al suo interno, poi, vi è la principale sorgente del Coscile. Il museo espone una ricca documentazione fotografica sul complesso e i vari edifici che lo compongono.
una fornace adoperata per la produzione della calce annessa ad un complesso rurale

 
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