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: filone cretese

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Rossano
  filone cretese

Tra il XII ed il XV secolo fiorì a Creta una scuola pittorica legata ancora alla tradizione bizantina, con forti residui paleocristiani.

Nel XV secolo nacque invece nell'isola una vera e propria scuola cretese, che divenne famosa soprattutto per la produzione delle icone.

La scuola si diffuse non solo in Grecia, dove si hanno visibili tracce di pitture parietali a fresco nei conventi del Monte Athos e delle Meteore, ma anche nei Balcani e a Venezia.

La scuola, pur affondando le sue radici nell'arte paleologa del XIV secolo, si caratterizza per una singolare apertura verso gli avvenimenti occidentali, specie veneziani. I prodotti artistici cretesi sono ritenuti molto prestigiosi poiché considerati eredi della grande tradizione bizantina. Essi avevano invaso il mercato mediterraneo e furono commissionati in grande quantità dai monasteri del Monte Athos, del Sinai e delle Meteore, da privati ortodossi e cattolici e soprattutto da mercanti.

In Italia meridionale la regione più interessata al fenomeno neo-bizantino fu la Puglia. Coinvolta fu pure la Campania, mentre in Sicilia e Calabria si registrano avvenimenti interessanti a volte legati ai nuovi insediamenti albanesi.

In Calabria, inoltre, il fenomeno fu precoce ma, fino a tempi recentissimi, è stato ignorato tanto che quasi tutte le icone neo-bizantine sono state erroneamente ritenute medievali.
la bellissima tavola La Pietà esposta nel museo
la tavola, su fondo oro, è datata al XV secolo e misura cm 69x59

 
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