presentazione sede museale attività espositiva collezione :: Calabria Citra :: Raffaele Lombardi Satriani > sezioni museali pinacoteca Sezione antica : Cristoforo Santanna : Dirk Hendricksz : Francesco Solimena : Giuseppe Pascaletti : Mattia Preti : Il Soldato : San Girolamo : Sepoltura di Sant'Andrea : Sinite parvulos venire ad me Sezione moderna sezione folklorica servizi bibliografia Rende   Il Soldato E' uno dei dipinti più famosi dell'artista, quasi un emblema della sua produzione giovanile. La tela, proveniente dal mercato antiquario inglese, fu acquistata dall'Amministrazione Comunale nel 1983, ma era nota al pubblico già dal 1855, anno in cui era stata esposta, col titolo A captain of banditti, in una mostra alla British Institution. L'opera, attribuita in un primo momento al napoletano Salvator Rosa, faceva parte della collezione privata del duca di Northumberland, come si rileva da due frammenti di carta dietro il telaio, contenenti notizie riferibili ad un inventario ottocentesco: Duke of....berland 5' e 'Dining room w 3, con evidente riferimento alla collocazione del dipinto nella sala da pranzo della dimora del duca. Fu eseguita intorno al 1630. Appartiene quindi alle primissime opere del pittore 'calavrese' (che aveva allora solo diciassette anni), ma in essa sono già ben evidenti i tratti che caratterizzeranno le opere della maturità. Il dipinto raffigura un alabardiere nell'atto di contare alcune monete poste su un tavolo. Il gesto, secondo le più accreditate interpretazioni, sembrerebbe evocare la condizione del mercenario e non alludere, come originariamente suggerito dalla critica, ad una scommessa o ad un gioco d'azzardo, temi peraltro ritenuti licenziosi dall'autore. Il fulcro della scena è costituito dalla mano che conta le monete, sulla quale si dirige uno dei due assi diagonali che costruiscono la figura, quello che dalla fascia che il soldato reca annodata sulla spalla scende lungo il braccio (l'altro asse è identificabile con l'asta dell'alabarda). Alcuni studiosi sostengono che la tela sia un frammento di un'opera più grande. Altri ritengono invece che il quadro sia stato dipinto nelle dimensioni attuali e a sostegno della loro tesi citano altre opere giovanili del maestro raffiguranti uomini d'arme, o corpi di guardia, ambientati in taverne. Il restauro eseguito nel 1984 ha confermato questa interpretazione. Mattia Preti, Il Soldato ca. 1630, olio su tela, cm 128x95   |1|