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  Achille Capizzano

Nasce l'11 maggio 1907, unico maschio di nove figli. Frequenta la Scuola Industriale di Cosenza, ma disgrazie familiari lo obbligano ad interrompere gli studi.

Nel 1923 concorre alla Borsa di Studio del Legato Pezzullo che gli permette di proseguire gli studi artistici a Roma presso l'Accademia di Belle Arti. Qui sotto la guida del professore Paolo Paschetto coltiva la pratica del disegno in bianco e nero e dell'illustrazione, dimostrando spiccate attitudini creative. Frequenta anche la scuola di Ferruccio Ferrazzi, docente di Pittura Murale, uno dei maestri più seguiti della corrente classicista tra le due guerre, ove si distingue per la particolare inclinazione al decoro e all'ornamento monumentale.

La sua formazione si colloca in un clima culturale che tende ad azzerare le esperienze delle avanguardie dei primi decenni del secolo e a riproporre il ritorno alla tradizione, al classicismo, alla fedeltà figurativa, ad un'arte celebrativa e magniloquente.

Il primo incarico di un certo rilievo data alla fine degli Anni Venti: nel 1928 viene chiamato dal maestro Paschetto a collaborare agli Affreschi del Ministero dell'Educazione Nazionale. Inizia, così, una brillante carriera artistica, che culminerà nel sodalizio con l'architetto Luigi Moretti, autore di molti progetti della nuova Roma, grazie al quale Capizzano si aggiudica la realizzazione delle decorazioni e dei mosaici dei principali edifici fascisti della capitale: il Foro Italico, la sistemazione dei Mercati Traianei, la Sala delle Adunate nella Casa del Fascio di Monte Sacro, la Casa delle Armi,la Palestra del Duce alle Terme, solo per citarne alcuni.

Oltre che autore di opere a fresco, tempere e mosaici su grandi superfici, Achille Capizzano è stato anche pittore di cavalletto, come testimoniano le opere esposte nel museo, tutte datate agli ultimi anni della sua vita, ove prevale una dimensione più intimistica, legata al vissuto personale e alla sfera privata.

Tra le opere esposte nel museo si segnalano La Crocifissione, Il ritratto di Finella e Il ritratto di Annarella.
Achille Capizzano, Ritratto di Finella
olio su tavola, cm 110x72

 
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