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Rogliano
  Collezione del Museo di Arte Sacra San Giuseppe

I reperti esposti nel museo, rappresentati in prevalenza da oggetti delle cosiddette "arti minori", costituiscono un'importante testimonianza del patrimonio storico-artistico locale così come si è venuto formando tra i secoli XVI e XVIII.

Di particolare interesse le argenterie, i paramenti sacri e la produzione lignea, quest'ultima esposta in gran numero, che consente di cogliere, in tutta la sua interezza e vastità, lo sviluppo, in Calabria in generale e a Rogliano in particolare, dell'arte dell'intaglio.

Durante il secolo XVII nasce e si afferma, nel piccolo centro cosentino, una scuola di intagliatori locali, destinata a svolgere un ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo della produzione dei secoli successivi. Da questa tradizione, che si impone rapidamente, non tanto per il repertorio ornamentale quanto per l'utilizzazione e il perfezionamento di tecniche nuove, come la doratura e il colore, emergeranno nel Settecento e nell'Ottocento, grandissime personalità, che tramanderanno la loro tecnica e la loro cultura, formando delle vere e proprie dinastie. La fastosità, l'opulenza decorativa, l'abbondanza di dorature in oro zecchino furono i tratti tipici dei lavori dei più grandi maestri intagliatori roglianesi, tra i quali vanno ricordati i Costanzo e i Muto nel Seicento, i Noto, gli Altomare e i Ricciulli nel Settecento.

Un cenno merita, infine, il patrimonio pittorico esposto nel museo, costituito da una raccolta di dipinti databili al XVII e XVIII secolo.
il bellissimo altare ligneo di San Pasquale, esposto nel museo
secondo decennio del XVIII secolo, cm 380x580

 
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