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Rossano
  Codici miniati

Sei i corali miniati esposti nel museo, costituiti da tre antifonari, due salteri e un graduale.

Di particolare interesse e rilievo gli antifonari RV e RI, firmati e datati, che costituiscono punti fermi per lo studio degli altri codici rossanesi.

Appartengono all'inizio del quarto decennio del XVI secolo e provengono alla Chiesa di San Bernardino. Furono commissionati al tempo del vicario arcivescovile Cataldo di San Marco, in carica dal 1539 fino al 1560, il cui nome compare accanto a quello dell'artista nel colophon dei codici.

L'antifonario RV è il più antico dei due. Reca la data 1540 e la firma di Giovanni Pandorfo da Mesoraca. Le pagine sono tutte ricche di decorazioni con arabeschi, volute ed iniziali su fondi astratti a griglia di fiori. Tra le più interessanti merita di essere menzionata quella in cui compare l'iniziale Z di Zelus, l'unica ad essere miniata, eseguita in oro su un fondo decorato a motivi geometrici rossi, verdi e blu.

L'altro antifonario (RI) reca la data 1541 ed è firmato anch'esso da fra' Giovanni Pandorfo da Mesoraca. Fu eseguito, probabilmente, con il contributo di validi collaboratori che risentono dell'influsso della koinè artistica napoletana dell'epoca. È ricco di iniziali figurate e decorate inserite in cornici quadrangolari, con ornamentazioni a motivi fitomorfi, arabescati e a grottesche, in una gamma di colori che vanno dal verde, al rosso, al giallo, all'oro delle iniziali stesse. L'artista mostra di conoscere gli aggiornamenti della cultura in senso romano-raffaellesco e la maniera moderna diffusa da Polidoro da Caravaggio.

Attraverso lo studio di questi due codici, è stato possibile stabilire la datazione e l'autore anche dei corali RII e RIV.

In alcune miniature del primo, ad esempio, è possibile riconoscere la mano di Giovanni Pandorfo. Anche nel graduale RIV, meno ricco degli altri ma caratterizzato dalla stessa cultura, è possibile notare le caratteristiche peculiari dello stesso artista.

Nel vesperale RIII, nel quale sono inserite quattro pagine completamente miniate con scene della Passione, si riconosce invece una mano diversa, caratterizzata da cadenze popolaresche.