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Rossano
  Museo Diocesano di Arte Sacra

Il Museo Diocesano di Arte Sacra, il primo ad essere stato istituito in Calabria, è stato aperto al pubblico il 18 ottobre 1952.

Originariamente ospitato in alcuni locali della Cattedrale della Achiropita, dal dicembre 2000 è allestito in via permanente al pianterreno del Palazzo Arcivescovile.

La sua istituzione si deve alla lungimiranza e all'impegno dell'Arcivescovo Giovanni Rizzo, che nei primissimi anni Cinquanta del XX secolo fece riadattare i locali dell'ex Sala Capitolare della Cattedrale per raccogliervi opere di diversa provenienza e tipologia, che potessero fare da degna cornice al Codex Purpureus Rossanensis, il preziosissimo evangelario greco conservato nella Cattedrale.

Nella seconda metà degli anni Settanta del XX secolo, l'Arcivescovo Antonio Cantisani apportò alcuni miglioramenti allo spazio espositivo, rendendolo più funzionale.

L'interesse crescente verso il Codex, seguito alla pubblicazione in facsimile del manoscritto miniato, ed il conseguente aumento del numero dei visitatori resero presto evidenti l'inadeguatezza della sede e la necessità di disporre di nuovi e più ampi locali, che fossero in grado di soddisfare le esigenze espositive e di fruizione.

Nel 1985 si stabilì di destinare a sede museale due ali del Palazzo degli Arcivescovi. I lavori, avviati su iniziativa dell'Arcivescovo Serafino Sprovieri, si sono conclusi nel 2000.

La nuova sede è stata inaugurata il 9 dicembre di quell'anno dall'Arvivescovo Andrea Cassone.

Ricchissima la collezione esposta, costituita in prevalenza da oggetti liturgici provenienti dalla Cattedrale, dalle altre chiese della città e dal palazzo arcivescovile.
uno scorcio del Palazzo Arcivescovile, sede del museo

 
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la tavola del Codex Purpureus che illustra il canone degli evangelisti