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  Chiesa di San Francesco

Nota anche come Santa Maria delle Grazie, la chiesa si eleva con l'annesso convento dei Frati Minori a sud del castello, proprio all'ingresso dell'abitato.

Il complesso, la cui fondazione data al 1530-1540, fu danneggiato dai terremoti 1569 e del 1638 e completamente ricostruito nel 1647, come indicato nell'epigrafe a sinistra dell'ingresso, utilizzando il materiale recuperato dalla chiesa precedente.

Ulteriori modifiche datano al 1783, allorché l'edificio fu sottoposto ad un radicale restauro, che modificò completamente le caratteristiche originarie. La direzione dei lavori fu affidata a Francesco Belmonte.

Malgrado le manomissioni subite, è ancora possibile riconoscere nell'impianto i caratteri tipici delle chiese francescane: navata unica e senza transetto, con un presbiterio quadrato diviso dalla prima da un arco a tutto sesto.

All'interno un bel soffitto a cassettoni dipinti, rifatto dopo il 1783, con L'Apoteosi dell'Immacolata, un maestoso dipinto (7 m x 3 m) di Cristoforo Santanna, datato 1797.

Allo stesso artista appartengono anche La Pietà (primo altare di destra) e quattordici piccoli quadri rappresentanti La Via Crucis.

Sulle pareti si innalzano cinque coppie di pilastri dai capitelli compositi che sostengono un robusto cornicione.

In fondo sta il vano presbiteriale a pianta quadrangolare regolare, con una bellissima Immacolata in gloria, eseguita intorno al 1743 ed attribuita a Francesco De Mura.

L'ex convento, utilizzato come Centro Convegni dell'Università della Calabria, presenta ancora oggi un bel chiostro a pianta quadrata, un portico con volte a crociera ed un pozzo al centro. Le pareti furono decorate con diciassette pitture a fresco, che rappresentano le opere della santità francescana, da Francesco Pellicore da Castrolibero nel 1740.