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  costumi albanesi

I costumi femminili albanesi sono sontuosi e ricchi di ornamenti, con rifiniture e decori così sfarzosi e carichi di colori da rendere importanti anche gli abiti di tutti i giorni importanti e conferire un aspetto aristocratico, se non addirittura regale, anche alle donne del popolo.

Ai costumi albanesi, e più in generale ai costumi popolari calabresi, il museo civico ha dedicato nel 1992 una bellissima mostra monografica, emblematicamente intitolata L'altro vestire, a testimoniare l'importanza dell'analisi del costume per la comprensione della cultura delle classi subalterne. L'abito popolare possiede infatti, più di tanti altri prodotti della cultura materiale, connotati distintivi e valenze simboliche che permettono di cogliere alcuni aspetti salienti delle tradizioni popolari.

Il mutare dei colori a seconda delle aree territoriali di appartenenza, le fogge diverse del corpetto, l'utilizzazione di vari tipi di tessuto, la ricchezza decorativa ed ornamentale, l'uso del copricapo, ecc. sono potenti portatori di significati ed altrettanti veicoli attraverso i quali gli individui comunicano la loro appartenenza ad un determinato gruppo sociale.

I costumi popolari albanesi hanno conservato pressoché intatta nel tempo la loro persistenza e, quel che più conta, vengono ancora oggi riproposti dalle nuove generazioni. Si tratta di costumi particolarissimi, formati da più pezzi: la sottoveste bianca di cotone con lo scollo ornato da un merletto (linja), la sottogonna in lana (ndën-coha), la gonna - in genere di lino e raso - di colore acceso e spesso plissettata con un gallone di raso (coha), la pettorina bianca (shkola) e il corpetto di lana ricamato con fili d'oro (xhipuni).

Ma la perizia della manifattura emerge in tutta evidenza nell' abito nuziale, di particolare bellezza.
costumi popolari albanesi

 
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