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  Giacomo Balla

Giacomo Balla nasce a Torino nel 1871. Nel 1894, completati gli studi all'Accademia Albertina di Belle Arti, si trasferisce a Roma, dove lavora come ritrattista e illustratore, e dove morirà nel 1958.

Agli inizi del nuovo secolo è a Parigi, ove ha modo di apprezzare le opere degli impressionisti, da cui è profondamente attratto. Rientrato in Italia, fonda il movimento del divisionismo. Tra i suoi allievi si ricordano Severini, Boccioni e Sironi. La sua pittura combina un'attenzione alle tematiche sociali all'interesse scientifico per gli effetti della luce, il cui studio è una costante della sua produzione artistica.

Nel 1910 sottoscrive il Manifesto dei Pittori Futuristi e il Manifesto Tecnico della Pittura Futurista. Gli anni che seguono sono anni di lavoro intensissimo, quelli in cui nascono le sue opere più celebri e in cui si manifesta tutta la poliedricità dell'artista: si dedica a sperimentazioni materiche e cinematografiche, si occupa di scenografie, arredi e abbigliamento. Espone in numerose mostre collettive e personali, in Italia e all'estero.

A metà degli anni '30 si dissocia dal movimento futurista e torna alla pittura figurativa degli esordi, nella convinzione che la pura arte possa scoprirsi solo nel realismo assoluto.
Giacomo Balla, Progetto per paralume
matita e tempera, cm 20x30

 
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