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Altomonte
  Polittico con storie della Passione

Il polittico, eseguito a tempera, è composto da una tavola centrale maggiore (cm 117 x 90) e da due tavole laterali mobili, i cosiddetti altaroli (cm 117 x 95 ciascuno). Vi sono rappresentati dodici episodi della Passione di Cristo, affollati di piccole figure che prendono parte alle scene, alcune delle quali si svolgono all'aperto, altre in ambienti chiusi da leggere architetture.

Quelle che rappresentano scene all'aperto sono a fondo dorato. Nelle altre, inquadrate da archi che si innalzano su esili colonne, appare evidente il collegamento al gusto iberico, tanto nell'impianto bizantineggiante delle edicole architettoniche, quanto nella descrizione prospetticamente più avanzata della Derisione di Cristo.

Per il resto, è una suggestiva fusione di motivi diversi. L'abbigliamento è un misto di agghindati costumi cortesi ed elementi senesi. Le fisionomie dei personaggi mostrano ora tratti italiani ora spagnoli: iberica è la caratterizzazione delle figure nella scena della Resurrezione del Cristo , mentre chiaramente toscano è il taglio allungato degli occhi della Vergine, del Cristo e del San Giovanni.

L'opera costituisce l'unico esemplare di gotico internazionale in Calabria e sta a testimoniare l'infiltrazione, ancorché sporadica, in questa regione, di una delle più aggiornate esperienze napoletane del periodo. Fu commissionata da Cobella Ruffo Sanseverino intorno al secondo decennio del XV secolo.

La critica più recente la ricollega alla cerchia napoletana e la assegna al Maestro di Antonio ed Onofrio Penna, attivo a Napoli agli inizi del XV secolo e autore della Madonna con Bambino nella tomba dei Penna in S. Chiara a Napoli.
polittico con Storie della Passione
una delle due tavole laterali

 
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